Mutui agevolati per disabili: la truffa
Mutuo Plafond casa per persone con disabilità: colossale operazione di marketing per il governo e il sistema bancario.
Avete mai sentito parlare dei mutui agevolati previsti per le persone con disabilità? Sentite dalla vostra banca, sarei curioso di conoscere la risposta.
Sul territorio nazionale è presente l’offerta del Mutuo Plafond casa, istituito da Cassa Depositi e Prestiti.
È il Mutuo agevolato per chi intenda acquistare casa o ristrutturare con accrescimento dell’efficienza energetica, per chi nel nucleo famigliare ha una persona con disabilità ai sensi della Legge 104.
L’offerta prevede fino a 250.000 € per l’acquisto di immobili residenziali con una durata del finanziamento di 20 o 30 anni.
È stato annunciato dal governo Letta e introdotto da una convenzione firmata nel 2013 dall’Abi con CDP.
Se cercate informazioni non le troverete. Non esiste nessun sito che effettui una valutazione sulla reale opportunità di tali forme di finanziamento.
Iniziamo con il dire, che nei prospetti informativi delle banche aderenti, (Unicredit, Banca del Lavoro) per citarne alcune, riportano che l’erogazione del mutuo è subordinata alla valutazione del merito del credito.
Tale fatto esclude di per sé le persone con disabilità disoccupate che vivono unicamente dell’invalidità ed accompagnamento.
Se la vostra famiglia non è in grado di offrire le opportune garanzie come qualsiasi altro richiedente di un mutuo convenzionale, non potete ottenere il finanziamento.
Altro aspetto negativo, è il fatto che coloro che intendono richiedere l’accesso al mutuo per la ristrutturazione dell’abitazione esistente, sono obbligati all’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile.
Per cui come persona con disabilità, oltre tutte le difficoltà quotidiane derivanti dalla vostra condizione, dovrete convivere con un ulteriore peso sulla testa.
La ristrutturazione dell’immobile deve inoltre essere finalizzata all’efficientamento energetico, nessun riferimento all’abbattimento delle barriere architettoniche, considerando la finalità del mutuo.
A tutto questo dobbiamo aggiungere, che non essendo un’offerta capillare disponibile presso tutte le banche, i tassi non sono assolutamente convenienti.
In definitiva, l’offerta del Mutuo Plafond Casa, non è assolutamente consigliabile a persone con disabilità che vivono in condizioni precarie.
Le associazioni dopo un anno, dalla sua adozione si sono limitate a criticare la mancanza di una adeguata pubblicità informativa, senza tuttavia entrare nel merito.
Trattandosi di prestiti e mutui agevolati erogati da soggetti privati, molte delle iniziative nate si sono concluse e non sono più attive.
Tra queste segnalo:
Il Prestito della Speranza erogato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana).
Trust in Life di Ubi Banca di cui non vi è più traccia sul sito, che rimanda alla sezione delle carte prepagate.
Oltre tale fatto, bisogna segnalare che l’offerta di prestiti spesso si limita a cifre non superiori a 25.000 € che finanziano unicamente l’autonomia della persona con disabilità, come l’acquisto di automobili o di ausili.
A mio avviso per l’acquisto della Prima Casa, per quei nuclei famigliari che hanno in carico una persona con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 legge 104, le banche dovrebbero essere obbligate a finanziare mutui sine die a tassi irrisori.
Gli istituti bancari nel nostro paese sono depositari di un enorme patrimonio immobiliare che rimangono nella disponibilità dell’istituto, spesso inutilizzati.