Barriere Architettoniche Caserma dei Carabinieri di Pieve di Cento.


Ho qualcosa da dire all’Onorevole Francesco Critelli del Partito Democratico che è venuto a Pieve di Cento ad assistere all’inaugurazione della parziale ristrutturazione della Caserma, in costanza delle elezioni amministrative.

Già nel Settembre del 2016 con un interpellanza chiesi all’amministrazione comunale di procedere con l’abbattimento delle barriere.
La risposta fu che avrebbero garantito l’accesso alle persone con disabilità da Via Galuppi, tramite il cancello posto sul retro, intervenendo con l’installazione di un cartello posto sul portone con indicato l’accesso per disabili.
Tale interpellanza, è nata anche dalla volontà di tutelare l’amministrazione comunale da eventuali ricorsi giudiziari.
In materia di barriere architettoniche in edifici pubblici, una costante giurisprudenza riconosce infatti la soccombenza degli enti locali, contro le denunce di soggetti disabili.

Di fatto con tale risposta, l’amministrazione non si mette al riparo da eventuali ricorsi, ponendo in essere un comportamento discriminatorio.

Infatti secondo la giurisprudenza, non ci si libera da responsabilità, garantendo un accesso secondario dal retro, se la persona con disabilità, è tenuta a compiere più azioni, rispetto ad una persona normodotata: suonare all’entrata principale, andare sul retro, attendere una persona che arrivi ad aprire il portone, percorrere il giardino, e finalmente entrare.

In questo caso il comportamento discriminatorio sussiste ugualmente.

A distanza di alcuni anni, la mia critica adesso è rivolta ai rappresentanti dei partiti politici che avvallano tali comportamenti e si prestano a cerimonie di inaugurazione, di edifici non a norma.

E’ ora di cambiare !

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